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1

N. ÁLVAREZ DE CIENFUEGOS, Poesías, Madrid, 1798; Obras poéticas, Madrid, 1816; Poesías, Valencia, 1816; Poesías in Poetas líricos del siglo XVIII, III, in B.A.E., LXVII, pp. 7-36. Ci siamo serviti di quest'ultima edizione. Ogni citazione è tratta da essa ed è indicata solamente con Poesías ed il numero della pagina.

 

2

N. ÁLVAREZ DE CIENFUEGOS, Poesías, p. 8.

 

3

J. CADALSO, Poesías, in Poetas líricos del siglo XVIII, I, in B.A.E., LXI, p. 248.

 

4

J. CADALSO, Declara el autor su amor a Filis, in Poesías, cit., p. 249.

 

5

J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías, in Poetas líricos del siglo XVIII, II, in B.A.E., LXIII, pp. 93-262. Le due poesie citate sono a p. 93.

 

6

Per la vita di Cienfuegos cfr. soprattutto: E. ALARCOS, Cienfuegos en Salamanca, in «Boletín de la Real Academia Española», XVIII, 1931, pp. 712-730; J. SIMÓN DÍAZ, Nuevos datos acerca de N. Álvarez de Cienfuegos, in «Revista de Bibliografía Nacional», V, 1944, pp. 263-284.

 

7

Sull'ambiente poetico di Salamanca e la locale cosiddetta «scuola», cfr. C. REAL DE LA RIVA, La escuela poética salmantina del siglo XVIII, in «Boletín de la Biblioteca de Menéndez Pelayo», XXIV, 1948, pp. 321-364; J. BENEYTO PÉREZ, La escuela iluminista salmantina, Salamanca, 1949; R. FROLDI, Un poeta illuminista: Meléndez Valdés, Milano-Varese, 1967, pp. 13-14.

 

8

I segni più manifesti dell'amicizia fra i due poeti sono: la lettera con cui Meléndez Valdés raccomandò Cienfuegos a Jovellanos nel 1798 perché venisse nominato bibliotecario degli Estudios de S. Isidro di Madrid (pubblicata da J. SIMÓN DÍAZ in «Bibliografía Hispánica», VI, 1947, pp. 36-37); il ricordo di Cienfuegos che fa Meléndez Valdés nel Prólogo all'edizione di Valladolid delle sue poesie (1797) in cui Cienfuegos è accomunato a Quintana, alla formazione dei quali Meléndez Valdés dice d'aver contribuito «con avisos y exhortaciones» (cfr. J. MELÉNDEZ VALDÉS, Prólogo, op. cit., p. 88) e, da parte di Cienfuegos, la bella epistola poetica Recuerdos de mi adolescencia dedicata a Meléndez Valdés (in Poesías, pp. 21-22), piena di ricordi salmantini nonché il coraggioso accenno fatto da Cienfuegos nel suo Discurso d'ingresso all'Accademia del 20 ottobre 1799, proprio mentre Meléndez Valdés si trovava confinato a Medina del Campo, alla calunnia e malvagità che colpiscono i giusti (cfr. G. DEMERSON, D. Juan Meléndez Valdés et son temps (1751-1817), Paris, 1962, p. 221). Sappiamo infine che Cienfuegos era fra i collaboratori della rivista enciclopedica che Meléndez Valdés aveva progettato di pubblicare nel 1793 e che avrebbe dovuto intitolarsi El Académico, ma che fu praticamente boicottata dal potere politico (G. DEMERSON, op. cit., p. 194).

 

9

Poesías, p. 8.

 

10

Ibid., pp. 8-9.